Zootropolis Disney

Sono andato a vedere Zootropolis. Non mi dilungherò sulla trama che è già possibile trovare su diversi siti. Ecco alcuni elementi utili per focalizzare il tipo di cartoon.

Com’è Zootropolis?

Zootropolis genere: si tratta di una sorta di poliziesco con animali antropomorfi (dalle sembianze umane) che parla del sogno di un’indifesa coniglietta di diventare una rispettata poliziotta, tramite metafore più o meno esplicite della nostra realtà. Se fosse recitato da attori in carne ed ossa e ben riadattato la trama potrebbe addirittura non risultare banale e indirizzarsi ad un target più adulto.

Zootropolis bimbi quanti anni: mio figlio di 4 anni non è riuscito a reggere lunghezza e complessità della trama. E’ anche vero che le nuove generazioni sono formate più da youtuber mordi e fuggi amanti dell’interazione, piuttosto che da un pubblico di rilassati spettatori. Secondo me la fascia d’età più azzeccata è dai 6 ai 12 anni, ma strizza l’occhio anche ai genitori con alcune citazioni del mondo reale che i più piccoli non possono cogliere.

Zootropolis è divertente? Sì. Ha ritmo, abbastanza costante. Solo in alcuni rari momenti il ritmo cala drasticamente. E’ avvincente quanto basta per lasciarsi guardare dall’inizio alla fine senza stancare.
Zootropolis fa ridere? A tratti. Il trailer con il bradipo Flash mostra una delle scene più comiche. Aggiungerei anche l’incontro con lo Yak tibetano e poche altre scene. Se vi aspettate un cartoon che faccia ridere dall’inizio alla fine, vi sbagliate.
Conclusioni: è da vedere? Non è certo al livello dei grandi classici Disney, ma per passare un’ora è mezza spensierata con popcorn e bibitone è ottimo!

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