Come risparmiare con una stufa elettrica?

Quando si sta per avvicinare l’inverno, arriva anche la necessità di acquistare una stufa elettrica. Anche se il solo nome un po’ “intimorisce”, visto che “stufa elettrica” uguale a “rincaro in bolletta”. Il rincaro è inevitabile ma è anche possibile limitare i consumi con dei semplicissimi accorgimenti e scegliendo la stufa adatta in base alle effettive esigenze.

 

Come scegliere una stufa elettrica che consumi poco?

Il primo dato che si guarda in una stufa (o perlomeno io prima di tutto guardo questo) è la potenza. Considerato che: più è alto questo valore maggiore sarà il consumo. Per prima cosa quindi è necessario capire:
Ma di quanta potenza ho bisogno?
Dopodiché ci sono altre due domande a cui bisogna rispondere:
Quale tipologia di stufa si adatta maggiormente alle mie esigenze?
Quali funzioni mi possono aiutare a risparmiare?
Svilupperò le risposte a queste tre classiche domande nei successivi punti

L’adeguata potenza per la giusta stanza

Generalmente per una stanza di 10 mq possono bastare anche solo 1000 watt, mentre per una stanza già da 30 mq serve almeno una stufa da 2000 o più watt. Quindi, se dovete riscaldare la stanzetta del vostro piccolo che è grande appena 10 mq, utilizzare una stufa da 2000 watt è solo uno spreco di energia elettrica. Basta usare la metà dei watt e risparmiare.
Naturalmente,  ricordate che l’efficacia del riscaldamento dipende non solo dalla qualità della stufa ma anche dalla coibentazione delle pareti, dalla posizione strategica della camera (ad esempio un parametro da valutare è se la stanza durante la giornata viene illuminata dal Sole o no) e se dalle finestre presenti nella camera passano troppi spifferi.

Stufa ad irraggiamento o a convenzione?

Dopo toccherà capire quale tipo di riscaldamento è più idoneo.
Riscaldamento ad irraggiamento o a convenzione?
Il primo riscalda le pareti, le persone e gli oggetti, il secondo l’aria. Di conseguenza le stufe ad irraggiamento (in pratica quelle ad infrarossi) sono adatte più per un riscaldamento immediato. Vi mettete lì davanti al suo raggio e vi godete il calduccio. Con quelle a convenzione, invece, il riscaldamento non è immediato (quindi prima di godere del calduccio bisogna aspettare) ma in compenso sono molto più efficaci nel riscaldamento della stanza.
Entrambi i metodi di diffusione del calore presentano tipologie di stufe diverse. E di conseguenza la scelta diventa un po’ più “complicata”, per questo vi invito a visitare il sito stufe-elettriche.com così da valutare le diverse tipologie.

Le funzioni che aiutano a risparmiare

Altra valutazione che dovete sempre fare e che anch’io ormai sto imparando ad eseguire con attenzione, riguarda la scelta delle funzioni, perché ci sono delle caratteristiche che aiutano a risparmiare. Una di queste (ormai pressoché presente  in quasi tutte le moderne stufe elettriche) è il termostato che permette di impostare la temperatura che vogliamo si raggiunga nella stanza. E quando questa viene finalmente raggiunta, il termostato spegne automaticamente il dispositivo. Questa è un’ottima notizia perché così la stufa non rimane accesa inutilmente. Se il vostro sistema di riscaldamento è dotato di termostato, ricordatevi di impostarlo, visto che è uno strumento utilissimo per ridurre i consumi.
Può anche capitare di lasciare la stufa accesa perché tra le varie cose da fare non ci pensiamo più (a me è capitato) e grazie al termostato invece c’è “qualcun altro” che si occupa di spegnerla al posto nostro. E da questo punto di vista in aiuto può subentrare pure il timer che permette di impostare sai l’orario di accensione che quello di spegnimento.

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