Le perdite di Bitcoin più assurde della storia #Bitcoin

Le perdite di Bitcoin più assurde della storia

Questo post come potete facilmente intuire da titolo, è dedicato alle perdite di Bitcoin più assurde della storia.

Del resto non dobbiamo dimenticare come il valore della prima e più famosa criptomoneta, nel 2009 valeva meno di un caffè. Quindi se in quel periodo perdere le chiavi del proprio portafoglio poteva significare aver perso al massimo l’equivalente di un telefonino, al cambio attuale la perdita ha un significato catastrofico.

Cominciamo subito.

Siamo in Florida, anno 2010. Il programmatore Laszlo Hanyecz ha acquistato due pizze per 10.000 Bitcoins. La transazione è molto famosa perchè è il primo acquisto documentato di un bene materiale avvenuto con una criptomoneta.
Al cambio del 2010, ovvero solo 7 anni fa, quelle due pizze furono pagate la bellezza di 41 dollari. Già carucce all’epoca ma chissà, forse ne valeva la pena, vista l’importanza pionieristica della transazione, che portava il BitCoin nella quotidianità. Peccato che al cambio attuale 10.000bct siano l’incredibile cifra di 60 milioni di dollari. Speriamo che Laszlo se le sia gustate. Di seguito la foto delle due pizze.

perdite di bitcoin più assurde della storia

 

Molti utilizzatori della prima ora hanno depositato alcuni loro fondi in portafogli Bitcoin ammaliati dall’altissimo grado di sicurezza che essi offrono. Non avevano fatto i conti con il rovescio della medaglia, quindi i racconti di grandi perdite, causate da un improvviso impedimento all’accesso, non sono affatto rari.

E’ famosa infatti la storia dell’informatico di Londra, James Howells, che ha perso 7.500 Bitcoins nel 2013 quando ha accidentalmente gettato nella discarica un vecchio disco rigido contenente la sua chiave privata. Si disse che il prezioso hard disk fosse sotto migliaia di tonnellate di rifiuti in un centro di riciclaggio dei rifiuti a Pillgwenlly, Newport. Oggi le monete valgono più di 3 milioni di sterline. Non male, James, non male.

E ci sono innumerevoli perdite di Bitcoin più assurde della storia minori e non riportate. Il programmatore londinese David Kitchen, per esempio, ha estratto circa 50 criptomonete nel 2010, fermandosi quando il rumore dei fan sul suo computer minerario nel salotto cominciò a infastidirlo. Ha spostato le monete su un USB stick e poi per un po’ di tempo non ci ha pensato più.
Finché, cioè, il prezzo ha cominciato a salire. Purtroppo, da allora l’unità USB era scomparsa.
“Al culmine i Bitcoins sarebbero valsi di circa 50000 sterline. Ho cercato l’usb stick in molte occasioni, ma non l’ho mai trovato. Sospetto che non abbia effettivamente perso la chiavetta USB, ma che l’abbia sovrascritta con un installatore Linux o qualcosa di simile: l’equivalente moderno della registrazione di un programma televisivo sul VHS del tuo matrimonio”, ha detto al Telegraph.

Finiamo invece in grande stile.

Nel luglio 2011, l’operatore di Bitomat, terzo più grande exchange di Bitcoin, ha annunciato di aver perso l’accesso al suo file wallet.dat con circa 17.000 BitCoins (circa equivalente a 220.000 USD a quel tempo, ora oltre 100 milioni di dollari…). Ha annunciato inoltre che avrebbe venduto il servizio con l’obiettivo di utilizzare i fondi dalla vendita per rimborsare i suoi clienti.

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